Con il termine “ritenzione idrica” si indica la tendenza a trattenere nell’organismo liquidi, che vanno poi ad accumularsi negli spazi interstiziali, ovvero quelli tra cellula e cellula. Tale accumulo causa edema, un gonfiore anomalo che interessa le zone del corpo maggiormente predisposte anche alla deposizione di tessuto adiposo, quali per esempio l’addome e gli arti inferiori, in particolare cosce, glutei e caviglie. I liquidi che non vengono correttamente smaltiti a causa di un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici ristagnano, e con essi anche un’ampia varietà di tossine in grado di influenzare il metabolismo cellulare, già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno.
Le gambe gonfie e il senso di pesantezza sono senza dubbio i sintomi più frequenti di ritenzione idrica; sono dovuti a edemi normalmente non dolorosi, spesso morbidi al tatto, che possono causare la formazione di vere e proprie “fossette”, soprattutto se la persona acquista peso o se è soggetta a importanti oscillazioni.
La ritenzione idrica è causata da un scompenso tra il sistema venoso e linfatico oppure da una cattiva circolazione sanguigna.
Quando queste condizioni non sono provocate da altri problemi più gravi come disfunzioni renali, infiammazioni croniche e ipertensione o disturbi di natura ormonale, la causa è da ricercare nell’alimentazione e nello stile di vita.
Nella maggior parte dei casi, per combattere la ritenzione idrica è sufficiente modificare la propria dieta adottando un regime alimentare più sano e praticare regolare attività fisica.
Alimentazione corretta e stile di vita appropriato sono infatti i migliori rimedi naturali per combattere il disturbo.
È opportuno quindi dare un taglio drastico agli eccessi ed ridurre il consumo di cibi grassi e troppo salati come insaccati e formaggi stagionati, cibi preconfezionati, dolciumi e caffè. Inoltre, bisogna limitarsi anche nel salare le pietanze e optare per altri insaporitori più salutari come le spezie.
Oltre all’alimentazione, anche lo stile di vita che si conduce è determinante per la comparsa del problema. Alcune cattive abitudini come il fumo o l’abuso di farmaci possono interferire con il corretto funzionamento cellulare.
Allo stesso modo, anche indossare vestiti troppo stretti o tacchi troppo alti, rimanere molto tempo fermi in piedi e non praticare regolare attività fisica sono fattori che contribuiscono a peggiorare la cattiva microcircolazione.
Infine, sono da tenere in considerazione anche il sovrappeso come conseguenza di regimi alimentari scorretti e lo stress che stimola la produzione di cortisolo.
L’attività fisica è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema circolatorio. Non tutti gli sport, però, sono adatti a risolvere il problema, anzi alcuni possono persino peggiorarlo. Nello specifico sarebbero da evitare le attività che prevedono frequenti impatti con il terreno come la corsa o la pallavolo.
Una semplice passeggiata quotidiana all’aria aperta o il nuoto si rivelano decisamente più adatti per combattere la ritenzione idrica in maniera naturale.
Si deve ricordare che all’origine del ristagno di liquidi c’è spesso una stasi della circolazione venosa e linfatica; inoltre, è bene non confondere il termine “ritenzione idrica” con “cellulite” in quanto, nonostante le aree interessate e la manifestazione visiva siano simili, questi due disturbi hanno cause diverse. La cellulite, a differenza della ritenzione, è infatti un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che provoca un rigonfiamento e la famosa “pelle a buccia d’arancia”
Nel caso in cui la ritenzione non sia il risultato di altre patologie, per ottenere miglioramenti della situazione in breve tempo è possibile mettere in pratica alcuni rimedi utili ed efficaci.
Per migliorare il circolo e ristrutturare le pareti dei vasi, specie dei capillari, limitando la fuoriuscita di fluidi e quindi, il gonfiore, si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come:
• fucus
• mirtillo
• ippocastano
• carciofo
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