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  • Immagine del redattoreFarmacia Giglioli

Bambini inappetenti: cause e accorgimenti per aiutarli


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Cause

L’inappetenza nei bambini è più frequente di quel che si pensi. L’inizio della scuola o l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, come anche i cambi di stagione provocano uno stress fisico che può causare l’inappetenza. Altre cause sono l’influenza, le infezioni urinarie, le gastroenteriti, le infezioni della bocca (la dentizione e le afte) … Anche in questo caso, passata la malattia solitamente passa anche l’inappetenza.

In generale non c’è bisogno di preoccuparsi: sono moltissimi i bambini che mangiano meno del normale ma che non hanno alterazioni del ritmo di crescita.

È bene preoccuparsi solo quando il bambino ha totale rifiuto del cibo. Se il bambino aumenta di peso regolarmente allora non c’è bisogno di preoccuparsi. Si tratta, come nella maggior parte dei casi, di una inappetenza fisiologica.

Se il bambino non mangia innanzitutto è bene sapere che il tentativo di forzare i bambini ad assaggiare i cibi in tavola sortirà l’effetto opposto, soprattutto sul lungo periodo.

Se il bambino ha un vero e proprio rifiuto nei confronti del cibo o di un alimento può essere necessario riproporglielo anche un paio di volte a settimana, magari utilizzando ricette differenti, o coinvolgendolo nella preparazione prima che familiarizzi con esso e decida di mangiarlo.

Qualche volta, non sapendo più cosa fare, se il bambino non mangia o scarta il cibo, si è portati a offrire via via delle alternative. Alcuni genitori chiedono addirittura direttamente al bambino che cosa desidera mangiare e cucinano quel piatto in qualsiasi momento della giornata ma ciò non sarà utile a lungo termine. All’alternativa in questo modo viene attribuito un potere speciale, mentre il cibo rifiutato viene visto come ancor più disgustoso.


Ecco alcuni consigli:

Una buona idea è fare in modo che al pasto ci sia sempre un piatto gradito al bambino insieme alle altre, da proporgli così avrà nuovi piatti da scoprire.

Fondamentale è anche la ripartizione dei pasti nella giornata.

I bambini mangiano quando hanno fame: non bisogna forzarli. Questo non significa naturalmente creare un disordine nell’organizzazione della giornata alimentare, ma tenere conto dei suoi bisogni. Si devono offrire i tre pasti principali della giornata compatibilmente con il suo bisogno di fame, a orari regolari e oltre agli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio meglio evitare piccoli stuzzichini o un boccone di qualcosa. Arriveranno così affamati ai pasti regolari e capiranno meglio il senso di fame vero.

Consumare i pasti insieme in famiglia modella il comportamento dei bambini e il consumo di una più ampia varietà di alimenti. Dobbiamo dare il buon esempio mangiando, noi per primi, frutta e verdura.

Ricordiamo che se un bambino assume un alimento appartenente a ognuna delle 4 categorie fondamentali (carboidrati, proteine, frutta e verdura, latte e derivati) non va in carenza di nutrienti. Se c’è un rifiuto completo di una categoria si deve procedere con una eventuale integrazione parlandone con il pediatra.

Ecco qualche consiglio in sintesi per affrontare l’inappetenza dei nostri piccoli.

  1. Non costringerli a mangiare o distrarli.

  2. Non supplicarli: è un dramma solo per il genitore.

  3. Non punirli o premiarli attraverso il cibo

  4. Evitare, inoltre, l’utilizzo di pupazzi e storielle per farlo mangiare: ne chiederà sempre di nuovi.

  5. Invitare i piccoli a farsi la porzione da soli. Impareranno ad autoregolarsi.

  6. Assecondare i suoi gusti. Non obbligatelo a mangiare cibi sgraditi: ritentate a distanza di tempo.

  7. Lasciare, per quanto possibile, che il bambino mangi da solo senza essere imboccato: il cibo sarà come un gioco

  8. L’attività fisica è sicuramente il migliore stimolo per l’appetito. Per cui via libera a passeggiate e giochi all’aria aperta.

  9. Sfruttare l’opportunità del piatto unico (proteine dei legumi abbinate ai carboidrati del riso e formaggio grattugiato ad esempio).

  10. Nella stagione calda saranno da preferire cibi freschi ma golosi, porzioni abbastanza piccole, con contorni di verdura sfiziosi e idratanti.

  11. Per una buona idratazione acqua fresca, succhi di buona frutta evitando le bevande gassate.

  12. Ottimo lo yogurt (anche come dessert a fine pasto).

  13. Frullati frutta fresca per gli spuntini della mattina e del pomeriggio.

  14. Pasta o riso non devono mancare ma cucinate in modo leggero, magari con tante verdure colorate.

  15. Per la colazione una buona crostata con marmellata è l’ideale

Ricorda

Va ricordato inoltre che il cibo è socializzazione, è un’occasione per stare insieme e soprattutto è un modo per i genitori, tenuti lontani dal lavoro, per interagire con i figli. È per questo importante stabilire come regola quella di non usare telefoni e tablet quando si mangia.



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