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Allattamento: quale alimentazione seguire ?

  • Immagine del redattore: Farmacia Giglioli
    Farmacia Giglioli
  • 14 dic 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Durante l'allattamento è necessario seguire un’alimentazione precisa? Serve una dieta particolare? Quali cibi vanno evitati? Sono domande che molte mamme si pongono durante l'allattamento.

Quando si parla di alimentazione durante l'allattamento, infatti, non è raro sentirne di cotte e di crude: ognuno ha le proprie credenze, spesso basate su fattori sociali e culturali. Spesso si ricorre a liste di alimenti vietati ma che in realtà non hanno nessun fondamento scientifico.

Non è necessario adottare una dieta specifica, la neomamma può seguire il suo regime alimentare abituale purché abbia una dieta varia e bilanciata, ricca di alimenti di origine vegetale come legumi, frutta e verdura e fonti proteiche sia animali sia vegetali. Si può adottare solo qualche precauzione nella scelta dei cibi e seguire qualche piccolo consiglio pratico.

Solitamente nei primi mesi, rispetto alla dieta abituale, vanno aggiunte circa 500 Kcal. Questo apporto aggiuntivo può essere fornito con un leggero incremento delle porzioni durante i pasti e con l'aggiunta di due spuntini giornalieri a base per esempio di latte, yogurt, frutta e frutta secca. È sufficiente per la donna assecondare il proprio senso di fame stando attenta a non abusare di alimenti ipercalorici.

Caffeina e alcol

Invece si deve prestare attenzione ai prodotti contenenti caffeina, come caffè e bibite gassate, che devono essere consumati con moderazione, così come accade durante la gravidanza. Anche l'alcol deve essere consumato con molta moderazione. Bere un po' di vino o birra durante i pasti è possibile, ma è consigliabile sempre aspettare circa due ore dopo l'assunzione, prima di riattaccare il bambino al seno. Sono vietati invece i superalcolici.


L'importanza dell'idratazione

Per la mamma che allatta, inoltre, è importante introdurre un buon apporto di liquidi, si deve bere almeno 2 -3 litri di acqua al giorno (possibilmente oligominerale, povera di sodio, e con una concentrazione di nitrati che non deve superare i 10 mg/l) o altri liquidi (spremute o estratti di frutta fresca, latte, etc.). Anche qui sarà comunque sufficiente assecondare i propri bisogni, perché il corpo ci comunicherà naturalmente la necessità di un maggiore apporto idrico. Molto carino è il rituale di una tisana, magari al finocchio, da assumere durante una poppata.

Spezie e alimenti dai sapori particolari

Non c'è invece necessità, come si sente spesso dire, di evitare gli alimenti dai sapori particolari, come aglio, cipolla, cavolfiori e broccoli, spezie e alimenti piccanti. In realtà, non esistono cibi sconsigliati in allattamento. Però è vero però che le scelte alimentari materne condizionano il sapore del latte, ma si tratta di un meccanismo intelligente creato dalla natura per far sì che il neonato, che ha già iniziato ad “avvertire” i sapori in gravidanza, continui ad assaporare i gusti della cucina di famiglia attraverso il latte materno. Questo meccanismo lo predispone all’accettazione dei cibi solidi quando sarà il momento dello svezzamento.

Alimenti allergizzanti

Spesso poi si sente parlare di cibi da evitare perché allergizzanti. In realtà una mamma che mangia i cibi “allergizzanti” in allattamento, come latte, uova, pesce, frutta secca, ecc.. non può che far del bene al proprio bambino. Se da una parte infatti le allergie non si possono prevenire, dall’altra le società scientifiche di allergologia pediatrica raccomandano alle madri che hanno storie familiari di allergie di continuare ad assumere l’alimento incriminato, perché così facendo si aiuta il bambino a sviluppare una tolleranza verso quel cibo e si riduce la gravità dell’eventuale manifestazione allergica.

Alimentazione vegetariana/vegana

Un piccolo consiglio invece va alle mamme vegetariane e vegane che allattano. Sono diete che non rappresentano un problema durante i primi 6 mesi di vita, ma bisogna ricordarsi, soprattutto per le mamme vegane, che ci potrebbero essere un ridotto apporto di vitamina B12, dato che è una vitamina contenuta negli alimenti di origine animale, quindi è fondamentale ricercare alimenti addizionati di vitamina B12 o utilizzare degli integratori alimentari per sopperire a questa carenza. La mamma vegana dovrà preoccuparsi anche di aumentare l'assunzione di ferro e zinco. Il ferro deve essere integrato (80% in più) a causa della minore disponibilità del ferro presente nei vegetali e della riduzione dell'assorbimento a causa della grande quantità di fibre assunte nella dieta vegana/vegetariana; Lo Zinco (50% in più) in quanto il suo assorbimento può essere ridotto per il tipo di alimentazione.

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